La sede di Pontedera
La sede dell’ex cinema Massimo è stata impreziosita dall’intervento dell’artista Ugo Nespolo, in collaborazione con l’architetto Alberto Bartalini. Un trionfo di numeri e colori in uno spazio che storicamente ha accompagnato la vita e la crescita della città. Arte e non solo, perché anche l’interno della piazza ospita segni artistici che si rifanno all’architettura utilizzata per la facciata e gli interni della banca.
Là, dove c’era un cinema, si apre quindi una banca, ma non la seriosità del paludato tempio della finanza che incute timore e riverenza, bensì la gioiosa accoglienza di uno spazio in cui si è aiutati a risolvere i problemi con serenità. E negli interni, in coerente continuità con la facciata intensamente colorata, la vivacità delle forme che si incastrano le une nelle altre, induce a un ritmo delle operazioni finanziarie serrato, ma non incalzante. E poi ci sono i numeri, elemento connaturato a una banca, ma liberato dalla sua tradizionale pesantezza, vivacemente colorati, trasparenti, galleggianti nello spazio in fantasiose combinazioni, che per Ugo Nespolo acquistano significati fortemente simbolici.